Cambiamenti climatici e malattia

Qualsiasi mossa in direzione del mondo è una mossa in direzione di noi stessi.”

Franz Kafka

CAMBIAMENTI CLIMATICI
È condiviso che le emissioni di gas serra, anidride carbonica (CO2) in particolare, sono all’origine del riscaldamento del pianeta e del maggiore inquinamento.
Il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) afferma che “il mondo dovrà ridurre a 0 le emissioni di CO2 entro il 2050, possibilmente prima”.
Diversi governi hanno dichiarato di voler proibire prima o comunque entro il 2035 la vendita di autovetture nuove alimentate esclusivamente a diesel o benzina. Il futuro è quindi il trasporto elettrico.
I veicoli elettrici (EV) sono strutturalmente semplici, ma hanno batterie enormi. Le batterie si fanno con litio, cobalto, nichel, manganese e grafite. Questi metalli sono presenti in pochi paesi e la loro estrazione inquina,  oltre a comportare abusi sul piano dei diritti umani. In gran parte vengono portati in Cina per essere raffinati. Studi attendibili ci dicono che già entro il 2030 non ci sarà litio sufficiente per soddisfare la domanda. Se il trasporto elettrico è possibile a terra, non lo è in aria, almeno quello pesante. Non c’è per ora batteria che possa far volare un Boeing 747. I viaggi aerei sono altamente inquinanti, fortunatamente più dell’80% dell’umanità non ha mai preso un aereo.

L’IPCC afferma che “ limitando l’allevamento intensivo di animali, la cui carne è destinata alla alimentazione umana, si può realizzare una significativa riduzione delle emissioni di gas serra”. Gli uomini mangiano carne, risorsa nutrizionale ricchissima, fin dalle origini. Si pensa che l’alto e completo contenuto proteico che la caratterizza, la scoperta del fuoco e della cottura abbiano permesso all’uomo il salto evolutivo che ha portato all’essere umano moderno.
La necessità di proteine è diversa nelle diverse fasce di età e in alcune realtà socioeconomiche vi è un consumo eccessivo di carne. È possibile senz’altro ridurre il consumo di carne.

C’è chi afferma che “l’agricoltura è stata la trappola fatale in cui è caduta la nostra specie”. Non è del tutto un iperbole. La necessità di nutrire il pianeta ha eliminato e continua a eliminare boschi e foreste per avere terre da coltivare. Il “verde” è il respiro del mondo. Senza questo respiro non è possibile realizzare l’abbattimento di inquinanti e gas serra. I terreni agricoli, sovra sfruttati o mal utilizzati, si impoveriscono. Per la distruzione del loro naturale contesto abitativo specie diverse da quella umana si stanno estinguendo.
Per la sopravvivenza dell’uomo l’agricoltura è tutto. Nutrire l’umanità, tutta l’umanità e salvaguardare il clima è un problema complesso. Non vi sono soluzioni facili, apparenti o di comodo.

Per far muovere i EV, per produrre, per vivere c’è bisogno di energia. S’investe sulle fonti “pulite” di energia elettrica. Vero è che per impiantare pale eoliche e pannelli solari spesso si sottraggono terreni all’agricoltura e perfino si abbattono alberi. In India sono in costruzioni 28 gigantesche centrali elettriche a carbone. L’India, la Cina lo è già, si avvia ad essere un formidabile fornitore di beni per il resto del mondo. Nel 2021 gli investimenti nelle imprese indiane sono cresciute del 287%, mentre in Cina “solo” del 118%. In India 35 sono le società produttive valutate sopra un miliardo di dollari. Cina e India rinviano o diluiscono il loro impegno ecologico, il resto del mondo tollera; probabilmente il bassissimo costo del lavoro offerto da questi paesi è una opportunità a cui è difficile rinunciare.

MALATTIA
I cambiamenti climatici interferiscono negativamente su salute e qualità di vita
.
La maggiore presenza di inquinanti ci rende “più sensibili” alle malattie. È possibile che inizialmente si abbia una condizione d’infiammazione senza sintomi che, quando l’organismo non riesce più ad annullare o contenere, induce malattia. Sono molte le malattie favorite dall’inquinamento ambientale, per esempio:

  • tumori, in particolare della pelle e dell’apparato respiratorio;
  • malattie cardiovascolari (monossido di carbonio, diossido d’azoto e anidride solforosa favoriscono l’infarto cardiaco);
  • allergie;
  • malattie della pelle e respiratorie diverse dai tumori;
  • malattie endocrine;
  • malattie degenerative.

I cambiamenti climatici favoriscono la presenza di insetti esotici, vettori di agenti infettanti in latitudini diverse dalle originali, promuovono una più lunga persistenza nell’aria dei microrganismi patogeni per la presenza di polveri sospese, inducono una maggiore incidenza di “mutazioni di adattamento” dei virus (varianti). Tutto questo, come la pandemia da CoV2 dimostra, rende le malattie infettive un problema che ormai interessa tutti, problema che si risolve tutti insieme o non si risolve più.

CONCLUSIONI
Molti, forse la gran parte di noi, non vedono la crisi climatica come un problema attuale e urgente, pensano che riguardi altri, dubitano che gli eventi più estremi previsti si realizzeranno veramente.
Gli esseri umani sono, inoltre, propensi in particolare nelle criticità ad affidarsi a chi sembra garantirgli rifugio, protezione, sicurezza. Questa “propensione” è deleteria perché deprime pensiero critico e responsabilità individuale, svilendo la libertà.
Si ritiene che i provvedimenti definiti a livello internazionale non saranno in grado di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi come stabilito. Molto probabilmente già tra il 2027 e il 2030 la soglia di 1,5 gradi sarà superata. Elettrificare il trasporto su strada, in tale scenario, appare più utile al profitto che alla ecologia.
Comportamenti virtuosi come individui e singole nazioni
 potrebbero forse fare la differenza, ma cambiare è molto difficile in contesti sociali abituati al superfluo, al comodo, allo scarto.
Basterebbe muoversi in bici, bus o metro piuttosto che in automobile, preferire i prodotti alimentari e non con minore impatto climatico per tipologia-produzione-trasporto, essere attivi nel riciclo, ridurre gli scarti, potenziare il trasporto merci su rotaie, costruire  centrali idroelettriche e in ogni luogo possibile piantare un albero. Così non sarà e quando comprenderemo che la devastazione dell’ambiente cammina anche con il peggioramento della salute sarà già troppo tardi.

1 dicembre 2021