cefalee

terapie_integrate_cefaleaLa cefalea, ossia il mal di testa, è il più comune e antico dei disturbi che affliggono l’uomo. E’ dovuta, meno frequentemente, a patologie individuabili quali infezioni, tumori, rottura aneurisma intracranico, traumi, ipertensione arteriosa, malattia di Paget, stati tossici, malattie dell’occhio, dell’orecchio, dei seni cranici, del cavo orale. E’ questa la cefalea secondaria. Assai più spesso, invece, non è dimostrabile alcuna alterazione, in tal caso si parla di cefalea primaria.

La più frequente delle cefalee primarie è quella di “tipo tensivo” solitamente descritta dal paziente come un cerchio alla testa. Può essere presente foto e fonofobia, contrattura e dolorabilità dei muscoli del collo. Può persistere anche per giorni, è distinta in episodica e cronica quando presente per più di 180 giorni all’ anno o per più di 15 giorni al mese per un minimo di 3 mesi.
Altra cefalea primaria è la cefalea unilaterale o emicrania. L’ “emicrania comune“, detta anche emicrania senza aura, predilige il sesso femminile e si manifesta in giovane età. La frequenza e la forza degli episodi dolorosi tendono a ridursi con l’ età matura. Il dolore è tipicamente pulsante, abitualmente unilaterale fronto-temporale, la sua intensità è tale da non permettere lo svolgimento delle usuali occupazioni. Si associa nausea e/o vomito, fono e fotofobia. Sovente si manifesta al mattino e può persistere fino a 72 ore; sua complicanza è il cosiddetto stato di male emicranico, caratterizzato dal prolungarsi della crisi dolorosa oltre le 72 ore. L’insorgenza dell’episodio doloroso è favorita da: cambiamenti nel ritmo sonno-veglia, stress, odori intensi, rumori forti, luce repentina o violenta, mutazioni climatiche, tra i farmaci la nitroglicerina e gli estrogeni, tra gli alimenti i dadi per brodo, le salse di soia, l’aspartame, i wurstel, la pancetta, il prosciutto, il salame, i formaggi maturi, il cioccolato. E’ da accomunare all’emicrania comune la non rara emicrania mestrualePiù rara dell’emicrania comune è quella “classica“ o emicrania con aura. In questo caso la cefalea è preceduta da disturbi visivi o sensitivi o del linguaggio che possono persistere anche per un’ ora.

In età pediatrica l’ emicrania (con o senza aura) è di regola di breve durata, frontale bilaterale. Tipicamente in famiglia esiste già la malattia. Nella rara “emicrania emiplegica“ ereditaria e non ereditaria l’aura si caratterizza per la presenza di un deficit motorio. Chiude l’articolato gruppo delle cefalee primarie la “cefalea a grappolo“. Predilige il sesso maschile, si manifesta intorno ai 30 anni di età, e come dice il nome è caratterizzata da periodi di crisi dolorose (grappoli) che si alternano con periodi di completo benessere. Il dolore, molto forte, è unilaterale a livello orbitario e periorbitario. Il paziente è inquieto ed irritabile. Fattori favorenti sono il sonno, lo stress, l’ assunzione di alcol. In genere l’ insorgenza è improvvisa e la durata è compresa tra i 15 minuti e le 3 ore.

La terapia della cefalea secondaria si attua intervenendo sulle cause. La terapia della cefalea primaria non raramente è deludente. Può accadere, così, che i pazienti siano portati ad assumere farmaci in modo incongruo o eccessivo; paradossalmente questo comportamento può divenire esso stesso causa di cefalea (cefalea da abuso di farmaci). Nella cefalea di tipo tensivo la mesoterapia, attuata con competenza, è prontamente risolutiva ed è, di regola, efficace anche nelle altre cefalee primarie. Nella cefalea primaria la terapia omeopatica omotossicologica prevede l’impiego di rimedi che saranno scelti dal medico caso per caso.

La nutrizione attiva comporta l’ abolizione degli alimenti che favoriscono l’espressività del disturbo. E’ indispensabile un’alimentazione varia e completa, puntuale e gratificante, gli abusi alimentari vanno evitati. E’ proponibile un’ integrazione in forma galenica, per esempio: partenio + ginkgo biloba + magnesio + vitamina E + vitamina B6 + vitamina C + coenzima Q10 + calcio + zinco + rame + selenio.
L’ ipnosi nella cefalea primaria mira ad alleviare il dolore tramite opportune suggestioni. La terapia tradizionale è eterogenea, l’esposizione sarà, pertanto, concisa e non del tutto esaustiva. Nella cefalea di tipo tensivo sono indicati il paracetamolo o l’ibuprofene, vengono anche impiegati l’acido acetilsalicilico, il ketoprofene e il diclofenac. Nella forma cronica è usata l’amitriptilina. Il trattamento dell’emicrania si avvale dei triptani, del complesso ergotamina-caffeina, dell’acido acetilsalicilico, dell’indometacina, del diclofenac, del paracetamolo, del ketoprofene.  La prevenzione nelle forme severe è attuata con betabloccanti, calcioantagonisti, amitriptilina. In età pediatrica è abituale l’uso del paracetamolo. Nella cefalea a grappolo farmaco di scelta è il sumatriptan. Per la prevenzione vengono impiegati verapamil, litio, corticosteroidi.

16 giugno 2013