Utile una sintetica premessa.
Sono macronutrienti perché necessari all’organismo in elevata quantità:
- zuccheri o carboidrati ( zucchero di canna o barbabietola, miele, pane, pasta, patate, frutta, . . . )
- grassi o lipidi ( burro, lardo, oli vegetali, formaggi, uova, carne, pesce, frutta secca a guscio, . . . )
- proteine ( uova, latte e derivati, pesce, carne, legumi, . . . )
- calcio
- cloro
- potassio
- magnesio
- sodio
- fosforo
- acqua
Sono micronutrienti perché necessari in bassa quantità:
- vitamine ( A, D, E, K, C, complesso B )
- oligoelementi minerali ( ferro, zinco, selenio, manganese, iodio, . . . )
Non sono nutrienti:
- fibre
Regolano il transito intestinale e hanno azione preventiva nei confronti del cancro del colon; un loro uso eccessivo può compromettere l’assorbimento di minerali e vitamine.
- spezie
Impiegate per esaltare profumo e gusto del cibo; consentono un minore impiego di sale e hanno proprietà benefiche.
- additivi
Sostanze chimiche aggiunte ai cibi per favorirne la lavorazione e la conservazione e migliorarne il gusto; il loro impiego è regolamentato.
- contaminanti
Tollerati in tracce.
I carboidrati forniscono energia. Le proteine provvedono a crescita – mantenimento – sostituzione – funzionamento dei tessuti del corpo. Solo in condizioni di criticità (malnutrizione, denutrizione) sono impiegate a scopo energetico. Sono formate da peptidi e aminoacidi. Sono aminoacidi essenziali quelli che devono essere assunti necessariamente con la dieta, perché non possono essere sintetizzati dall’organismo. I lipidi sono necessari per la crescita dei tessuti e la produzione di ormoni, costituiscono inoltre una fonte di energia. Sono formati da acidi grassi e glicerolo. Sono acidi grassi essenziali quelli che, come gli aminoacidi essenziali, non possono essere sintetizzati dall’organismo ( ac. Linolenico, ac. Linoleico ).
Come non mai, oggi, un sistema d’informazione martellante ci spinge a considerare ogni nostro problema o malessere dovuto ad un’alimentazione sbagliata. Accade, così, che si cambi il tipo di alimentazione senza che sia realmente necessario o utile, magari avvertendone giovamento per una sorta di effetto placebo.
Cambiare alimentazione sulla base di un “credo“ ( dieta vegana, vegetariana, . . . ) richiede attenzione e conoscenze perché il corpo ha “regole“ non contrattabili. Improvvisare è sbagliato. E’ bene, comunque, evitare tali diete nella fase dello sviluppo per la possibilità di disturbi fisici anche gravi e perché possono realizzarsi problemi relazionali dovuti al fatto di essere “diversi nel cibo“. Problemi che possono nel tempo indurre condizioni quali anoressia o bulimia.
Sono tante, troppe, le diete proposte per dimagrire. Di fatto personalizzare la dieta è il solo modo corretto per dimagrire. Ciò è dovuto alle molte variabili da considerare: età, sesso, razza, caratteristiche ereditarie, presenza o meno di malattie, abitudini, tipo di attività, ambiente, clima.
L’Indice di Massa Corporea ( I. M. C. ) è abitualmente impiegato per individuare la presenza di sottopeso / sovrappeso / obesità. E’ un parametro importante, ma ha dei limiti per cui non è lecito fare riferimento solo ad esso. Si ottiene dividendo il peso in Kg per il quadrato dell’altezza in m ( Kg / m2 ).
I.M.C. ( esclusi asiatici, giapponesi, aborigeni )
- SOTTOPESO < 18,5
- SOVRAPPESO 25 – 29,9
- OBESITA’ LIEVE 30 – 34,9
- OBESITA’ MEDIA 35 – 39,9
- OBESITA’ SEVERA > 40