Coronavirus: caratteristiche e malattie

CARATTERISTICHE

I Coronavirus sono un gruppo di grossi virus sferici che presentano sull’involucro esterno distinte proiezioni a forma di grossolane bacchette di tamburo ampiamente intervallate tra loro. All’interno dell’involucro si trova l’RNA che costituisce il materiale genetico o genoma.
Per moltiplicarsi sono obbligati a infettare le cellule e utilizzare le loro risorse. In genere le cellule muoiono e i giovani virus sono in grado di diffondere e infettare altre cellule.
I Coronavirus, come altri virus, possono mutare, modificare cioè in varia misura in particolare il loro genoma. Le mutazioni sono casuali, quindi non sempre necessariamente favorevoli al virus.
I danni che i virus producono all’uomo sono non solo il risultato della distruzione delle cellule, ma anche della reazione immunitaria/infiammatoria che innescano. Questa può a volte risultare di entità tale da ledere gravemente l’organismo. L’infezione virale, tuttavia, può non dare alcun evidente problema, sono situazioni relativamente comuni in cui si realizza un equilibrio, transitorio o permanente, tra uomo e virus.
Si ritiene che i Coronavirus o almeno alcuni di essi, siano giunti all’uomo tramite uno Spillover (salto di specie), cioè un passaggio riuscito di un virus, di regola ospite di animali, all’uomo.
Lo Spillover non è un evento
naturale. Sono necessarie condizioni favorenti, quali promiscuità con fauna selvatica e animali domestici che fungono da ospiti intermedi, macellazione-vendita-consumo degli animali in contesti igienici severamente carenti, assenza o carenza di regolamentazione e controlli igienico-sanitari, deforestazione e cambiamenti climatici.
I virus pericolosi per l’uomo, come i coronavirus, vengono studiati in “Laboratori biologici di alta sicurezza”. Lo scopo è quello di comprendere al meglio il loro funzionamento e quindi poter più efficacemente realizzare terapie e prevenzione. Vengono attuati, tra l’altro, esperimenti gain of function (guadagno di funzione) che comportano alterazioni dei virus per renderli più infettanti o ricostruzioni biotecnologiche dei virus. La possibilità che i virus possano “uscire” accidentalmente dai laboratori è altamente improbabile, ma possibile, sembra che ciò sia già accaduto più di una volta.

MALATTIE

Raffreddore
Insieme ai Rhinovirus il Coronavirus è la causa più frequente di raffreddore, soprattutto tra i 20 e i 40 anni di età. La porta di entrata è il naso e gli occhi; importantissimi mezzi di trasmissione sono le mani che veicolano il virus da cose e individui infetti a naso e occhi. Specie nei bambini e nei lattanti può causare gastroenteriti, in tal caso non si può escludere come via di trasmissione anche quella oro-fecale.

Sindrome respiratoria medio orientale (MERS)
Dovuta al MERS Coronavirus (MERS-CoV), è una malattia respiratoria simile a quella prodotta dal SARS-Coronavirus, ma gravata da maggiore mortalità. Endemica in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi. È trasmessa all’uomo direttamente o indirettamente (alimenti-oggetti contaminati) da cammelli e dromedari. Possibile il contagio da uomo a uomo per contatto diretto o tramite alimenti o oggetti infetti o per via aerea (goccioline di saliva).
Casi sporadici si sono avuti in Europa-Stati Uniti-Asia; in Corea ha causato una epidemia. Il virus ha raggiunto questi territori trasportato da soggetti che si erano contagiati nei paesi di endemia.

Sindrome respiratoria acuta e grave (SARS)

Dovuta al SARS Coronavirus, è una malattia similinfluenzale che può aggravarsi fino al decesso per complicanze respiratorie e a carico di altri organi e sistemi.
La prima pandemia di SARS Coronavirus (SARS-CoV) si è avuta tra il 2002 e il 2003, ultimi casi registrati nel 2004. La pandemia, originatasi in Cina (provincia di Quangdong), si è diffusa in più di 30 paesi. Più colpiti oltre alla Cina sono stati Hong Kong, Canada, Singapore e in Europa Italia, Germania e Gran Bretagna. La seconda pandemia di SARS Coronavirus (SARS-CoV2), iniziata alla fine del 2019, ha avuto anche essa origine in Cina, a Wuhan, città metropolitana capoluogo dello Hubei.
Il contagio
da SARS Coronavirus si ha per via aerea (goccioline di saliva e forse polveri) e per contatto con oggetti e superfici infette, anche se meno probabile sembra possibile il contagio oro-fecale. Si pensa che  l’immunità naturale realizzata dal SARS Coronavirus duri 6/12 mesi.
Bassissima la presenza di malattia tra 0 e 14 anni, anche se gli individui di questa fascia di età si contagiano come il resto della popolazione.
Descritta nei bambini una Sindrome infiammatoria multisistemica, molto probabilmente correlata al SARS-CoV 2 caratterizzata da febbre, disfunzione cardiaca, coagulopatia, gastroenterite, segni d’infiammazione a carico di occhi, bocca, mani e piedi.
Essenziali tra le varie misure di protezione individuali il lavaggio delle mani e il distanziamento tra le persone.
Il SARS-CoV condivide con il SARS-CoV2 più del 60% del genoma. Non si può escludere che si tratti dello stesso virus mutato che ha ripreso ad infettare dopo un intervallo libero da malattia di circa 16 anni. Una volta esauritasi l’attuale pandemia (siamo nel maggio del 2020) si andrà incontro gradualmente, quasi certamente, ad una nuova fase senza malattia della durata di anni. Un vaccino realizzato oggi può essere poco o affatto utile verso il prossimo SARS Coronavirus se esso sarà il risultato di una mutazione dell’attuale.
Ciò che è ragionevolmente indispensabile è l’attuazione da parte della Cina di importanti interventi igienico-sanitari, specie in alcuni suoi territori.

26 maggio 2020