INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI (IST)

Diffuse e in aumento, costituiscono un serio problema sanitario a livello mondiale, almeno la metà di esse si hanno in persone di età compresa tra i 14 e i 24 anni.
Sono fattori che ne ostacolano il controllo, le favoriscono, mantengono, disseminano:

  • sesso non protetto, partner multipli;
  • viaggi internazionali e non, che favoriscono una loro globale e veloce diffusione;
  • terapie sbagliate o non proseguite per il tempo necessario;
  • reinfezioni, per lo più quando il/i partner non vengono trattati;
  • sesso mercenario;
  • indumenti eccessivamente aderenti (jeans), salva slip, biancheria intima in fibra sintetica;
  • uso di deodoranti o saponi aggressivi;
  • nella donna modificazioni del pH acido vaginale (v.n. 3,5-4,7) e della flora batterica protettiva (bacillo di
    Doderlein) in condizioni di ipoestrogenismo (fisiologico nella bambina e in menopausa) o di igiene scorretta (eccessiva, carente, sbagliata);
  • educazione sessuale non adottata come materia di studio nelle scuole.

Il contagio avviene attraverso qualsiasi tipo di rapporto (vaginale, orale, anale) o per contatto con liquidi organici infettati (sperma, fluidi vaginali, saliva, sangue). È possibile per contatto con cute infetta, oggetti (sex toy), biancheria intima non propria, effetti letterecci, biancheria da bagno contaminati.

SINTOMI

Sono diversi in relazione al tipo di infezione.
Sono comuni:

  • lesioni visibili della mucosa e della cute dei genitali (papule, ulcere, altre);
  • perdite (secrezioni) vaginali o uretrali;
  • disturbi urinari quali disuria (minzione dolorosa), pollachiuria (minzione frequente), urgenza minzionale;
  • dolorabilità al basso ventre.

INFEZIONI TRASMISSIBILI PER VIA SESSUALE

  • Verruche (condilomi) genitali e anorettali da Papilloma virus umano (HPV)
    Alcuni tipi di HPV sono responsabili di tumore.
  • Herpes genitale da Herpes simplex (HSV)
    Le manifestazioni visibili sono vescicole piccole e dolenti che evolvono in ulcere, tuttavia le lesioni possono anche non essere presenti.
  • Infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV)
    È insidiosa, infatti all’inizio può non dare sintomi o dare sintomi aspecifici e transitori, quali febbre, stanchezza, dolori articolari, mal di gola, linfoadenopatia, dermatite. In assenza di terapia il rischio di progressione verso l’AIDS aumenta con il trascorrere degli anni.
  • Mollusco contagioso da Poxvirus
    Si ha per contatto sessuale o altro tipo di contatto (asciugamani, lavarsi con acqua contaminata). Le lesioni visibili sono papule negli adulti su pene, vulva, pube, nei bambini su tronco e arti. È un poxvirus anche il virus responsabile del vaiolo delle scimmie che può tramettersi per contatto sessuale e non sessuale.
  • Gonorrea da Neisseria gonorrhoeae
    Nell’uomo è spesso responsabile di uretrite detta gonococcica (UG), sono non gonococciche (UNG) le uretriti causate da altri agenti infettivi (Chlamydia trachomatis, Ureaplasma urealyticum, Mycoplasma genitalium). Nell’uomo l’uretrite è più spesso sintomatica (disuria, pollachiuria, secrezione sierosa o francamente mucopurulenta), proctite o faringite si hanno in caso di rapporto anale o oro-genitale. Nella donna l’uretrite è in genere asintomatica, da qui la necessità di controlli del/dei partner femminili in caso di uretrite nell’uomo.
  • Batteri-virus-parassiti enterici
    Sono microrganismi che colpiscono l’intestino e in genere l’apparato digerente, si tramettono in caso di rapporti sessuali oro-rettale, ano-genitale, oro-genitale, genitale-genitale. Le infezioni possono non dare sintomi o più spesso danno sintomi a carico dell’apparato digerente, tra queste salmonellosi, shighellosi, epatiti, giardiasi.                 
  • Candidosi da Candida albicans
    È la più comune infezione intima femminile. Si stima che una adolescente su 3-4 che si rivolge al ginecologo ha una vaginite o una vulvovaginite da candida. I sintomi sono prurito, disuria, perdite biancastre come ricotta. Si ha per auto-contaminazione, contatto con biancheria infetta, rapporti sessuali (l’uomo spesso ospita sul prepuzio spore del fungo). La favoriscono salva slip, intimo in fibra sintetica, pantaloni troppo attillati.
  • Cistite spesso da Escherichia coli
    È la più frequente infezione batterica umana. Nettamente più frequente nelle donne tra 20 e 50 anni, dopo è discretamente presente anche negli uomini per l’aumento delle patologie a carico della prostata. Le donne sono colpite di più per le caratteristiche anatomiche sfavorevoli (uretra breve, contiguità stretta tra uretra, genitali, ano). Il più delle volte si presenta dopo i rapporti sessuali, alcune cattive pratiche la favoriscono come detergere la vulva o usare la carta igienica con movimento della mano dall’ano alla vagina. Sintomi abituali sono disuria, minzione urgente e frequente, ematuria, dolorabilità pubica.
  • Sifilide da Treponema pallidum
    È presente in tutto il mondo, caratterizzata da alta contagiosità, grave, si stima in aumento. Inizialmente nel punto di penetrazione del batterio compare una papula rosea che rapidamente evolve in ulcera (sifiloma). Il sifiloma guarisce, ma la malattia progredisce perché il Treponema si diffonde attraverso il sangue dando luogo alla sifilide secondaria e terziaria. La sifilide nei paesi industrializzati può all’inizio sfuggire alla diagnosi perché non pensata (atteggiamento da modificare).
  • Linfogranuloma venereo da sierotipi L1,L2, L3 di Chlamydia trachomatis
    Più frequente negli uomini, da considerare soprattutto in soggetti che abbiano avuto contatti sessuali con persone che vivono in zone dove l’infezione è endemica (Africa, India, Sudest Asiatico). La lesione visibile ha aspetto vario, può simulare l’herpes, il sifiloma, l’ulcera molle, i linfonodi intorno alla lesione sono di dimensioni aumentate. Va sospettata, inoltre, in soggetti con bubboni scambiati spesso per ascessi.
  • Cancroide o ulcera molle da Haemophilus ducrey
    In Italia è patologia da importazione (paesi tropicali), gli uomini l’acquisiscono dalle prostitute. Nel luogo d’ingresso del bacillo si ha una macula eritematosa che evolve in pustola, poi in ulcera, i linfonodi intorno sono ingrossati e vanno incontro a suppurazione (bubboni).
  • Granuloma inguinale da Klebsiella granulomatis
    Raro, va sospettato in soggetti provenienti da aree endemiche (Australia, Africa, Caraibi, Brasile, India). Si ha un nodulo rossastro che spesso si ulcera, può diffondere. La guarigione lascia cicatrici.
  • Tricomoniasi da Trichomonas vaginalis
    Infetta soprattutto il sesso femminile. Nelle donne può essere asintomatica o dar luogo a perdite vaginali giallo-verdastre associate a dispareunia (coito difficile o doloroso) e disuria. Gli uomini sono quasi sempre asintomatici e possono trasmettere la malattia inconsapevolmente, quando sintomatici presentano uretrite di entità contenuta. In presenza di tricomoniasi nella donna ha senso il controllo del/dei partner mediante tampone uretrale piuttosto che esame delle urine.
    Oltre alla tricomoniasi altri parassiti che possono essere sessualmente trasmessi sono la scabbia causata da acari e la pediculosi del pube causata dai pidocchi.

DIAGNOSI

Non è raro che si basi solo sui reperti clinici perché vi è difficoltà, incertezza nell’identificazione del microrganismo realmente responsabile.

TERAPIA

È inizialmente e frequentemente indirizzata ai microrganismi che in base ai disturbi sono verosimilmente i responsabili. La gran parte delle infezioni possono essere efficacemente trattate con farmaci, la resistenza dei germi a questi, tuttavia, è un problema crescente e importante.
Per l’herpes genitale e l’HIV i farmaci antivirali contengono la malattia, ma non la risolvono. Per l’epatite B i farmaci possono contenere la malattia e rallentare la sua progressione.
I pazienti trattati per una malattia batterica sessualmente trasmessa devono astenersi dai rapporti sessuali fino al momento in cui l’infezione non è stata risolta, i partner devono essere trattati simultaneamente.

PREVENZIONE

Le malattie sessualmente trasmissibili possono indurre disagio emotivo e anche depressione in chi ne è affetto, specie se tendono alla cronicità o sono ricorrenti. Queste sono inoltre responsabili di alcune complicanze serie come la malattia infiammatoria pelvica (nella donna), gravidanza ectopica, aborto, ipofertilità/infertilità, artriti, cancro.
I preservativi, se usati regolarmente e correttamente, riducono notevolmente il rischio di avere malattie sessualmente trasmissibili, però non offrono protezione adeguata in caso di sifilide o herpes genitale o altre infezioni che hanno anche localizzazioni perigenitali o extra genitali.
Per l’infezione da epatite B e HPV sono disponibili vaccini.
In conclusione razionalmente la migliore prevenzione è l’informazione che permette soprattutto ai giovani di assumere comportamenti responsabili perché consapevoli.
L’educazione sessuale nelle scuole è soltanto segno di civiltà e responsabilità verso la collettività.

16 ottobre 2024