Interstizio: una rettifica necessaria
Agli inizi del 2018 è stata divulgata la notizia della scoperta nell’interstizio del corpo umano di un sistema circolatorio formato da una fitta rete di microcanali percorsi da liquido (Neil Theise e altri). In verità già nel 2000 era nota l’esistenza nell’interstizio di un sistema circolatorio.
Merlen, studioso del microcircolo, ne comprese l’esistenza e Guyton la dimostrò con una serie di esperimenti fatti sui cani. È questa la cosidetta “terza circolazione”, essendo la circolazione sanguigna la prima e quella linfatica la seconda. L’interstizio, formato da terza circolazione e collagene, è ubiquitario e tappezza tutte le parti del corpo. Ha funzione protettiva, infatti la terza circolazione (percorsa soprattutto da acqua e sali) e il collagene costituiscono un valido ammortizzatore.
E’ probabile che l’interstizio:
- Trasporti cellule, nutrienti, sostanze tossiche, inquinanti;
- Costituisca un settore protetto di stazionamento di cellule anche tumorali (cellule cosiddette “dormienti”) e altro;
- Sia tramite tra tessuti, organi e circolo linfoematico.
In ambito terapeutico si ritiene che i farmaci e i rimedi iniettati con la mesoterapia diffondano localmente e a distanza gradualmente e lentamente utilizzando proprio l’interstizio. Questo spiega almeno in parte l’efficacia della mesoterapia, la possibilità di impiegare basse dosi di farmaci e il persistere nel tempo dei benefici ottenuti. Anche l’agopuntura probabilmente usa l’interstizio per svolgere la sua azione, generando correnti che, scorrendo lungo la terza circolazione vanno a correggere i campi perturbati sede di malattia.