Mesoterapia e disturbi dell’apparato locomotore

Ora ampiamente impiegata, la mesoterapia nasce nel 1952 grazie alla geniale intuizione del dottor Michel Pistor. Consiste in micro-infiltrazioni cutanee di farmaci fatte con aghi di modestissime dimensioni.
Le si riconosce un’azione terapeutica immediata dovuta alla stimolazione meccanica prodotta dagli aghi e una protratta dovuta ai farmaci iniettati. La dose dei farmaci impiegati è bassa, tuttavia efficace, ciò è dovuto al fatto che:

  • I farmaci vengono introdotti direttamente o in prossimità o in un’area di proiezione del tessuto o
    organo da trattare;
  • Il medicamento diffonde lentamente dal luogo d’infiltrazione;
  • Si ha una sua maggiore bio-disponibilità realizzandosi lentamente e progressivamente la fisiologica
    inattivazione del farmaco.

La cute è anche un organo immunitario. E’ dimostrato che la mesoterapia induce sempre una minima stimolazione immunitaria che può, se si vuole, essere potenziata e resa specifica, impiegando farmaci opportuni. La mesoterapia è un modo di fare terapia, pertanto non vi è settore della medicina in cui non possa trovare una qualche utile applicazione.

Il campo in cui la mesoterapia viene maggiormente impiegata sono i disturbi dell’apparato locomotore.
Il dolore è il sintomo più comune, inoltre limitazione o incapacità di movimento o resistenza al movimento dovuta al dolore e parestesie (sensazioni anomale).

Anamnesi ed esame obiettivo spesso sono già sufficienti per fare diagnosi, per meglio definirla vengono attuati esami del sangue e strumentali (Rx standard, TAC, RMN, ecografia, EMG, podoscopia).

DISTINGUIAMO:
COLONNA VERTEBRALE
E’ più spesso interessata da ernia discale, artrosi, traumi, torcicollo, scoliosi, osteoporosi.

SPALLA
E’ la più mobile delle articolazioni, frequentemente interessata da fatti infiammatori e/o degenerativi che interessano capsula articolare, tendini, borse sierose. Di più frequente riscontro è la cosiddetta spalla dolorosa semplice dovuta a compromissione dei tendini, soprattutto del sovraspinoso, meno comuni la spalla acuta iperalgica, dovuta a calcificazioni o borsite, la spalla bloccata, la spalla paralitica e la sindrome spalla-mano.

GOMITO
Comuni l’epicondilite e l’epitrocleite secondarie a sollecitazioni frequenti da sport o lavoro (tennis-golf-scherma-martello pneumatico), meno frequente l’igroma del gomito, borsite di natura traumatica o infiammatoria.

POLSO E MANO

  • Nella sindrome del tunnel carpale, neuropatia da compressione del nervo mediano, si hanno dolori al polso, alla mano e a volte alla spalla. Comuni i formicolii alle dita.
  • Nella malattia di Dupuytren si hanno dolore e parestesie al palmo della mano da fibrosi evolutiva. Nel tempo progressiva riduzione dell’estensione delle dita.
  • L’artrosi della mano è più comune nelle donne. Tipici i noduli delle dita di Heberden e la rizoartrosi del pollice. Le dita, inoltre, possono essere interessate dai noduli di Bouchard di più stretta natura infiammatoria. Progressivamente le dita vanno incontro a rigidità e deviazione mediale.
  • Il dito a scatto della mano è dovuto ad una tendinite/ tenosinovite ad andamento cronico. Il dito colpito può bloccarsi in flessione o scattare, estendendosi con uno schiocco.
  • La sindrome di De Quervain è una tenosinovite del pollice dovuta abitualmente ad un impiego ripetuto, soprattutto in torsione del polso. Vi è dolore al polso e al pollice.
  • Nella sindrome del tunnel cubitale il paziente riferisce parestesie al dito anulare e mignolo della mano e dolore al gomito. Solitamente da frequente flessione del gomito o dall’ abitudine di poggiarsi sui gomiti. I disturbi sono il risultato di una trazione/compressione del nervo ulnare all’altezza del gomito.

ANCA
L’anca è un’articolazione molto stabile, dovendo dare sostegno al corpo. Nella stazione eretta la testa del femore non è interamente inserita nella cavità del cotile, cosa che avviene nella posizione a quattro zampe, confermando l’origine quadrupede dell’uomo.

  • Il paziente con l’artrosi dell’anca (coxartrosi) ha dolori sulla parte esterna della articolazione, all’inguine, al ginocchio, talvolta ai glutei. Può aversi zoppia, rigidità, atteggiamento in flessione dell’arto.
  • La sindrome del piriforme si ha quando il muscolo piriforme del gluteo comprime/irrita il nervo sciatico. Il paziente presenta dolore al gluteo che può irradiarsi alla gamba. Spesso dovuta a frequenti e prolungate sollecitazioni, per esempio in chi pratica canottaggio o ciclismo.
  • Nella meralgia parestesica, dovuta a compressione del nervo cutaneo laterale femorale, si riscontrano parestesie alla coscia. Si ha negli obesi, nel diabete, nei tumori.
  • Nella pubalgia vi è dolore all’inguine, al pube, sulla parte interna della coscia. Molteplici le cause tra queste micro-traumi ripetuti da sport (calcio) o lavoro. Si può avere in gravidanza o per cattiva postura.

GINOCCHIO
La sofferenza del ginocchio ha come fattori favorenti noti il peso eccessivo e la stasi venosa (varici).
Il dolore è soprattutto presente nello scendere e salire le scale e nell’alzarsi dalla sedia. Nel tempo il movimento diviene incerto e rigido.

  • L’artrosi del ginocchio (gonartrosi) è più frequente nelle donne dopo i 50 anni di età. Il dolore è tipicamente mediale ( 70% dei casi).
  • La tendinopatia rotulea (jumper’s knee) interessa il tendine rotuleo. Più frequentemente in giovani atleti che praticano “sport di salto” ( ballo, pallavolo, pallacanestro). Il dolore viene avvertito in particolare alla base della rotula e anteriormente.
  • Nella tendinite della zampa d’oca si ha bruciore/dolore sul lato del ginocchio. Più spesso in “sport di salto” o in persone con ginocchia valghe.
  • La lesione del legamento crociato anteriore (LCA) è la più frequente lesione legamentosa degli sportivi, in particolare negli “sport di salto”. Il dolore è acuto e violento e in breve il ginocchio si gonfia notevolmente. Il LCA lesionato va incontro a riparazione cicatriziale. Superata la fase acuta potrebbe rendersi necessario l’atto chirurgico per recuperare la piena funzionalità.

PIEDE
Nella grande maggioranza dei casi i disturbi del piede sono il risultato di alterazioni delle parti articolari ed extrarticolari. I piedi sono inoltre sedi comuni di callosità, duroni, infezioni.

  • Il dolore dell’articolazione metatarso-falangea (metatarsalgia) si ha durante il cammino in corrispondenza dell’avampiede. Riconosce diverse cause, per esempio piede intraruotato, extraruotato, piede cavo, artriti, limitazione funzionale dell’alluce, traumi.
  • Nella tendinopatia achillea è tipico il dolore sulla parte posteriore del tallone, subito sotto il bordo della scarpa. Favorita da obesità, vita sedentaria, impegno atletico o lavorativo intenso, artropatia.
  • Nella fasciosi (fascite) plantare il dolore si ha nella parte inferiore del tallone. E’ favorita per esempio dall’uso abituale di calzature con tacchi alti, dal frequente camminare su superfici dure, dal ballo e dalla corsa.
  • La sindrome del tunnel tarsale è dovuta alla compressione del nervo tibiale posteriore. Il dolore è dietro il malleolo interno e può estendersi lungo la pianta del piede fino alle dita. Favorita per esempio da traumi, tendiniti, artriti.

FIBROMIALGIA
Definita come reumatismo extrarticolare. E’ caratterizzata da dolore e dolorabilità generalizzati, rigidità muscolare, affaticamento, riduzione del sonno, sensazione di offuscamento mentale.
Tipica in giovani donne o in donne di mezza età, può tuttavia verificarsi negli uomini, negli adolescenti e nei bambini.

26 maggio 2021