Omeopatia omotossicologica

Ruolo tra le terapie integrate

Che sia saggio pensare la medicina con mente sgombra da pregiudizi è un fatto ovvio.
Chi cura, così facendo, ha più opportunità nel suo operare. L’omeopatia omotossicologia ( omeopatia antiomotossica, omotossicologia )  , tra le medicine non  tradizionali, è una grande opportunità, la sua efficacia, già codificata dai molti successi, trova ormai positivi riscontri anche nel disincantato scientismo occidentale.
D’ altro canto Medicina tradizionale o ufficiale e Omotossicologia hanno punti in comune. Entrambe definiscono la malattia come manifestazione di una “ interferenza “ in quel complesso equilibrio che è lo stato di benessere. Interferenza generata da tossine quali batteri patogeni, virus, inquinanti, fattori psicosomatici.
Entrambe utilizzano il simile per curare il simile. I vaccini che hanno affrancato l’ umanità da devastanti malattie ne sono esempio. Essi, infatti, sono tradizionalmente sospensioni di microrganismi uccisi o attenuati impiegati per proteggere dalla malattia provocata dai microrganismi stessi.
L’ Omotossicologia, peraltro, in linea con i dettami dell’ Omeopatia hahnemanniana arricchisce e diversifica la cura con i simili. Impiega rimedi a bassi dosaggi prevalentemente di origine vegetale, minerale, animale, ma anche ormoni, citochine, fattori di crescita.
Guarda l’ uomo come unità, piuttosto che come parte malata. Stimola, modula, potenzia utilizzando le risorse, ancorchè modeste, del paziente, piuttosto che inibire o sostituire.
Poichè non agiscono sullo stesso piano, viene da sé che non vi è contrapposizione tra la Medicina ufficiale e quella omotossicologica; non è, quindi, eresia integrarle quando necessario e opportuno. Oltre che efficace, la terapia omeopatica omotossicologica è ben tollerata, priva di effetti collaterali e di regola utilizzabile senza problemi durante la gravidanza.

2 giugno 2013