3) TREMORI
Movimenti ritmici e oscillatori che solitamente interessano testa, viso, mani, corde vocali, tronco, gambe. È normale (fisiologico) il tremore “fine” delle mani quando vengono tenute estese, anche la voce è soggetta a tremore fisiologico. Può accentuarsi in caso di ansia, stanchezza, assunzione o sospensione di alcuni farmaci e sostanze (caffeina, droghe, benzodiazepine, anfetamine). È patologico quello “a riposo” del morbo di Parkinson, quello secondario a disfunzionalità del cervelletto, quello psicogeno, quello del morbo di Wilson (malattia ereditaria caratterizzata da disfunzionalità epatica, disturbi mentali e del movimento da alterato metabolismo del rame), quello essenziale (solitamente ereditario, tende a peggiorare con l’età e spesso viene erroneamente etichettato come “senile”).
Un tremore improvviso che si presenta sotto i 50 anni di età deve essere considerato accortamente e prontamente. Molti anziani attribuiscono la comparsa di tremore all’invecchiamento (tremore senile) e possono sottovalutarlo, è un comportamento da scoraggiare. Il trattamento dipende dalla causa quando individuabile. Non vi sono farmaci realmente efficaci nella terapia del tremore cerebellare, fondamentale la terapia fisica.
4) TIC(TICCHI)
Movimenti brevi, rapidi, più o meno complessi che si ripetono nello stesso distretto muscolare (smorfie, sollevamenti delle spalle, del braccio, chiusura delle mani). Possono regredire spontaneamente. Nell’infanzia in specie possono essere reattivi a disadattamento familiare e/o scolastico. È di natura ereditaria la sindrome di Gilles De La Tourette, prevale nel sesso maschile, è caratterizzata da tic multipli che iniziano nell’infanzia, a cui nel tempo, in varia misura e non costantemente, possono associarsi coprolalia (dire parole e frasi oscene), ecolalia (ripetere le parole dette da altri), ecoprassia (ripetere i gesti fatti da altri). Il trattamento dei tic consiste nell’intervenire sugli aspetti psicologici, quando presenti. La terapia farmacologica comporta l’impiego di benzodiazepine, clonidina, antipsicotici. In alcune situazioni si impiegano trattamenti invasivi (elettrostimolazione).
5) MIOCLONO
Fulminea e breve contrazione di un solo muscolo o di più muscoli, anche tra loro distanti. È fisiologico il mioclono del sonno (al momento di addormentarsi o nelle prime fasi del sonno) e il singhiozzo (mioclono diaframmatico). Il mioclono patologico riconosce diverse cause quali epilessia, degenerazione dei gangli della base o dei nervi periferici (mioclono facciale), trauma cranico, disordini metabolici (ipocalcemia, ipoglicemia, insufficienza epatica, uremia), encefaliti tossiche (metalli pesanti) e virali (herpes simplex), farmaci a dosi alte e/o in assunzione prolungata (antistaminici, oppiacei, levodopa, antidepressivi, cefalosporine). Il trattamento prevede di intervenire sulla causa, tra i farmaci vengono dati clonazepam, valproato, 5- idrossitriptofano.
6) MORBO DI PARKINSON-PARKINSONISMI SECONDARI
Vedi “Morbo di Parkinson Parkinsonismi secondari”.
Qui ricordiamo soltanto che la causa più frequente, in aumento, di parkinsonismo secondario è l’uso di farmaci e sostanze (psicofarmaci, antiemetici, reserpina, droghe soprattutto se endovena).
Lo studio dei gangli della base con DAT scan (scintigrafia cerebrale recettoriale) è utilmente impiegato nella diagnostica differenziale e nella diagnosi precoce di morbo di Parkinson e parkinsonismi.
7) PATOLOGIE CEREBELLARI
Infrequenti. Sono malformative congenite, atassie ereditarie (familiare di Friedreich, da deficit isolato di vitamina E, xantomatosi cerebrotendinea) e atassie acquisite (alcolismo, celiachia, insolazione, carenza di vitamina E, esposizione a metalli pesanti, alcuni farmaci, tumori cerebrali, ischemia, infezioni virali).
Con il termine atassia si indica genericamente la mancanza di coordinazione muscolare, quella cerebellare comporta abbastanza tipicamente la deambulazione a gambe divaricate, necessaria a compensare l’instabilità. Altri sintomi possibili sono tremori, disturbi della parola, nistagmo (oscillazione dei bulbi oculari), difficoltà/impossibilità di eseguire movimenti rapidi alternati e/o di controllare l’ampiezza dei movimenti.
La diagnosi comporta valutazione clinica, RM, indagini genetiche. La terapia prevede il trattamento delle cause, se possibile, altrimenti è solo di supporto.
8) SINDROME DA TREMORE/ATASSIA ASSOCIATA ALL’X FRAGILE (FXTAS)
Malattia ereditaria che interessa soprattutto il sesso maschile, nella donna è notevolmente meno frequente e grave. Si manifesta dopo i 50 anni (1/3000 uomini). Spesso inizialmente non diagnosticata poiché il tremore, sintomo precoce e comune, viene altrimenti interpretato, compaiono, quindi, atassia, parkinsonismo e infine demenza. Comune la neuropatia periferica con perdita di sensibilità. La diagnosi viene confermata dai test genetici. La terapia è finalizzata al controllo della sintomatologia.
9) PARALISI SOPRANUCLEARE PROGRESSIVA
Rara malattia degenerativa del SNC la cui causa è sconosciuta. Solitamente si manifesta in età avanzata, i primi sintomi sono difficoltà a guardare in alto e in basso senza muovere il collo e difficoltà nel salire e scendere le scale. Frequenti disfagia, disartria, labilità emotiva, a volte tremore a riposo, infine si giunge alla demenza. La diagnosi è clinica, opportuna la RM per la diagnostica differenziale. La terapia è di supporto.
La mesoterapia è una via percorribile per efficacia e basso impatto farmacologico nel trattamento dei disturbi del movimento. Alcuni rimedi omotossicologici possono essere utili. Possono inoltre giovare omega 3, Ginkgo Biloba, vitamina E, vitamine del gruppo B, melatonina, curcumina. Evidenze scientifiche, infine, ci dicono che interventi riabilitativi ben strutturati migliorano sempre la funzionalità motoria, l’autonomia, la qualità della vita. Importante iniziarli precocemente.