“Trattare poco, raramente ed al punto giusto”
Michel Pistor
Michel Pistor
COS’È?
La mesoterapia nasce tra gli anni 50 e 60 grazie al medico francese Michel Pistor.
Consiste in iniezioni cutanee di quantità modeste e in diluizione contenuta di farmaci tradizionali o di rimedi omeopatici omotossicologici, già diluiti all’origine. Micro punture fatte dove il disturbo è, dove diffonde, sui punti di agopuntura, sulle proiezioni d’organo.
L’agopuntura è antica disciplina medica cinese (500 – 300 a.C.) secondo la quale il corpo è percorso da canali detti meridiani ove scorre l’energia necessaria alle sue funzioni. L’energia si modifica, secondo il meridiano, seguendo schemi definiti caratterizzati da fasi di maggiore intensità che si alternano a fasi di minore intensità, in caso di malattia si ha un turbamento nei meridiani. L’agopuntura mira, nel riequilibrarli, a guarire o migliorare la condizione.
È possibile spiegare i meridiani come terza circolazione che si affianca alla prima e seconda circolazione, del sangue e della linfa.
L’omotossicologia, pensata dal medico tedesco Hans Heinrich Reckeweg, definisce la malattia come risposta dell’organismo ad aggressioni tossiche severe di varia natura, lo scopo del trattamento omotossicologico è quello di sostenere l’organismo nel contrastare l’aggressione tossica.
È indubbio che la medicina classica nel curare la malattia sovente deprime in varia misura la reattività propria dell’organismo, è un aspetto che gli stessi medici poco considerano.
In omotossicologia, come in omeopatia, è presente e costante la diluizione dei principi attivi, è questa la caratteristica più contestata e invisa. È semplice per i detrattori sostenere che l’effetto placebo è, per questi rimedi, quasi tutta, se non tutta l’azione terapeutica.
Perché la diluizione? Si ritiene che essa, con minima dispersione, consenta meglio al farmaco omotossicologico di raggiungere la terza circolazione o interstizio o circolazione interstiziale (i termini vengono impiegati per indicare la stessa cosa) consentendogli un’azione terapeutica piena, anche con minore carico di tossicità.
La mesoterapia è punto d’incontro e sintesi tra agopuntura e omotossicologia.
Impiegando aghi per infiltrare la cute agisce, infatti, come l’agopuntura sulla terza circolazione (meridiani della antica medicina cinese), impiegando la diluizione dei farmaci tradizionali si comporta come l’omotossicologia riducendone dispersione e tossicità e favorendo il loro arrivo nella terza circolazione.
Tutto questo non è in contrapposizione a quanto riportato in “Mesoterapia e disturbi dell’apparato locomotore” (vedi). Più che in altre discipline, in medicina accade che dall’esperienza ci si muova per giungere a spiegazioni o conferma scientifica.
L’interstizio (terza circolazione, circolazione interstiziale) occupa un volume pari al 20% del corpo, in esso si muove un quarto dell’acqua totale. Esso (vedi: Interstizio: una rettifica necessaria) è fondamentalmente fatto di collagene e fibre elastiche che vanno a costituire un fitto reticolo di micro canali, a tratti fenestrati, in equilibrio con la circolazione ematica e linfatica. Il reticolo giunge a circondare ciascuna cellula, dove va ad occupare uno spazio quasi virtuale. Nell’interstizio scorre il liquido interstiziale (acqua-cellule-sostanze). Ha funzioni di scambio, sostegno strutturale, trasmissione, probabilmente altre. È soggetto a sistemi di controllo e regolazione (ormonale-immunitario-nervoso).
Si intuisce la sua importanza nel veicolare e utilizzo dei farmaci (azione prevalente o inizialmente biochimica) e nell’intercettazione e risposta a stimoli fisici (azione prevalente o inizialmente biofisica), vedi anche: “Omotossicologia nei tumori”. In definitiva:
Adottati i termini prevalentemente e inizialmente perché questo effettivamente accade specie in sistemi complessi come il corpo umano.
I sistemi di controllo e regolazione possono primariamente essere colpiti da patologie (malattie autoimmuni, degenerative e infiammatorie, endocrine). In questa eventualità la risoluzione o il miglioramento sta ancora nell’azione biochimica e biofisica delle terapie adottate.
Quanto esposto è in parte “originale”.
La terza circolazione è una realtà di significativa importanza, è il “collante” che tiene insieme le innumerevoli cellule specializzate e staminali che ci costituiscono, sono necessari ulteriori studi in merito perché ancora molto c’è da scoprire e definire.
QUANDO FARLA?
Condizioni dolorose della colonna vertebrale, dell’arto superiore, dell’arto inferire, traumi (da sforzo-stiramenti-strappi—distorsioni-contusioni-tendinopatie-miositi), fibromialgia, disfunzione dell’articolazione temporo-mandipolare (ATM), aftosi, sinusite, tonsillite, otite, acufeni, rinite, vertigini, bronchite, asma bronchiale, presbiopia, presbiacusia, cistiti, prostatiti, disturbi della sfera sessuale, disturbi mestruali, vaginiti, menopausa, nevralgie, disturbi del movimento, herpes zoster, cefalea, paresi facciale, verruche cutanee e anogenitali, psoriasi localizzata, dermatiti, piaghe da decubito, sindrome di Raynaud, insufficienza venosa degli arti inferiori, insufficienza linfatica, vasculopatie cerebrali iniziali, alopecia, smagliature, rughe, cheloidi, cicatrici dolorose, cicatrici ipertrofiche, acne, cellulite (pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica), bio-lifting di viso-collo-seno-glutei-cosce-vulva, immunostimolazione.
Tale lista non è esauriente.
CONCLUSIONE
La mesoterapia, ora più ampiamente impiegata, continua tuttavia ad essere poco prescritta e di regola non è materia di studio nelle università o comunque abbastanza considerata negli ambienti medici ufficiali.
Non è insolita una sua attuazione sbagliata, improvvisata o non indicata che ne sminuisce immagine e credibilità.
È atto esclusivamente medico, di questo è fondamentale aver conto, se si decide di affidarsi ad essa.